PRIMA VISITA PEDODONTICA

 

La prima visita dal dentista è sempre un momento di ansia, di confusione, a volte più per i genitori che per i piccoli. Esiste una profonda differenza tra la visita pedodontica vera e propria, che tendenzialmente si può fare nei bambini dai 5-6 anni in su, e la prima conoscenza, che si dedica per lo più ai piccoli bambini, sotto i 4 anni.

In questo caso la prima visita è un momento di conoscenza, dove il bambino scopre che il dottore dei denti non è un orco ma una persona capace di divertirsi e di giocare, e sa contare i denti come nessuno!

La prima visita pedodontica sarà dedicata solo alla conoscenza del piccolo paziente con il nuovo ambiente in modo da renderlo pronto, in caso di necessità, alla terapia.

L’ambiente in cui sarà accolto è rassicurante e a misura di bimbo e, grazie a piccole attenzioni il bambino ricorderà con piacere il primo contatto col dentista e accetterà volentieri di ritornare.

La parte finale della visita è dedicata ad una chiaccherata con i genitori, per chiarire le abitudini alimentari del piccolo e capire se ci sono delle accortezze da inserire per far si che i denti non risentano di qualche stravizio o mancanza.

Quando i bambini sono più grandi, solitamente dopo i 5-6 anni, alla visita si associano degli esami strumentali che servono a controllare i denti da latte e l'eventuale predisposizione alla carie dentale.

E’ consigliabile effettuare una prima visita di controllo fra i tre e i quattro anni. Una prima visita a questa età potrebbe sembrare prematura ma è importante visitare il bambino precocemente, anche se in apparenza non vi sono problemi, perché è in questa importante fase che si sviluppa il rapporto di fiducia tra bambino e dentista.

Durante la prima visita il dentista valuta la corretta eruzione dei denti decidui, la presenza di carie, di abitudini viziate che possono alterare lo sviluppo ottimale della bocca, si accerta che la chiusura tra le arcate sia corretta e spiega ai genitori i principi fondamentali per una corretta igiene orale, le motivazioni e i metodi di prevenzione.

È consigliabile che la prima esperienza del bambino dal dentista non coincida con la necessità di eseguire un trattamento. Nel caso in cui il primo contatto con lo studio sia provocato da motivi di urgenza sarà cura del team fare in modo che i bambini vivano l’esperienza nel modo più confortevole possibile.

Talvolta può essere di aiuto fare in modo che la prima visita coincida con il controllo periodico di un genitore o di un fratello in modo che il bambino abbia modo di familiarizzare con l’ambiente prima che si intervenga su di lui.

Nel nostro studio durante la prima visita  faremo conoscere al bambino il nuovo ambiente e cercheremo in tutti i modi di metterlo a proprio agio , affinché lui viva un’esperienza odontoiatrica piacevole e divertente. se questa sarà positiva, il bambino continuerà a curare i suoi denti, altrimenti ricorderà tale episodio fino all’età  adulta evitando il dentista. La maggior parte dei bambini non ha paura del dentista. Molto spesso tuttavia, l'ansia dei genitori viene involontariamente trasmessa al bambino.

Quindi portate i vostri bambini a "giocare" e conoscere l'ambiente odontoiatrico. Un giro sulla sedia del dentista, la vista degli strumenti, i giochi, i palloncini e gli spazzolini come regalo, rendono la prima visita un momento piacevole e vissuto senza paura.

Se il bambino è tranquillo e la situazione lo permette durante la prima visita si possono anche contare insieme i denti da latte attraverso uno specchietto: questo oltre a stimolare la sua curiosità lo aiuterà a conoscere l’anatomia della sua bocca e ad essere maggiormente stimolato nella cura dell’igiene orale.

Questo approccio ha finora dato ottimi risultati e i bambini vengono da noi volentieri e se ne vanno a casa col sorriso sulle labbra. Con i bambini bisogna essere pazienti, pieni di attenzione e comprensione. Dopo questa prima visita, i controlli dovrebbero essere eseguiti ogni sei mesi per rivalutare il corretto stato di salute della bocca e lo sviluppo delle arcate dentarie, prevenendo così l’insorgenza di problemi più difficili da risolvere.