TRAUMI DENTALI

TRAUMI AI DENTI: RIFLESSIONI, PENSIERI E ISTRUZIONI

L’infanzia è l’età con maggior frequenza di traumi dentali. Quando il bimbo inizia ad esplorare il mondo, solo o con l’aiuto del suo primo girello, si espone al rischio di cadute che possono comportare traumi facciali e dentali. A tutte le età un trauma dentale è vissuto come evento drammatico di forte mutilazione in quello che è un organo così importante per il sorriso, la comunicazione e la presentazione, e per i più piccini inoltre addirittura elemento di esplorazione e conoscenza del mondo e strumento di nutrizione primaria.

Il tempismo è la parola chiave del successo in traumatologia dentale.
Accade spesso che molti pazienti non si rechino dal dentista dopo aver subìto il trauma solo per cattiva informazione o peggio ancora per pigrizia.. altre volte perché il trauma non ha causato nulla di particolarmente rilevante a livello estetico. In realtà il trauma, può determinare danni anche a distanza di tempo.. ne è un esempio la perdita di vitalità dopo alcuni mesi o il diventare più scuro dopo qualche anno…

In ogni modo, qualunque sia l’entità del danno, è buona norma farsi visitare dal proprio odontoiatra che provvederà all’esecuzione dei test di vitalità e radiografie endorali per scongiurare la perdita di vitalità pulpare o, peggio ancora, la frattura di dente e parti ossee limitrofe. Ricordarsi, quindi, che non è il solo dolore a doverci far preoccupare!!

In caso di trauma dei denti decidui la prima cosa da fare é mantenere la calma e, tranquillizzato il bambino, verificare quali denti siano stati interessati e in che misura. Se l'urto non é stato violento, oltre a lesioni dei tessuti molli, labbra fondamentalmente, potremmo riscontrare una piccola frattura del bordo masticatorio con mobilità di vario grado.

Se invece il dentino appare più lungo si sarà verificata una parziale estrusione che potrebbe comportare la necessità della sua estrazione.

Se al contrario appare più corto o addirittura è scomparso all’interno della gengiva, si aspetterà la sua graduale eruzione nei mesi successivi. In questo caso potrà essere stato lesionato il germe dell'elemento definitivo sottostante.

Nel caso che il dente deciduo sia uscito completamente dall’alveolo in seguito al trauma, non va mai reimpiantato. DEL TUTTO PROIBITO FARE IL TENTATIVO DI RIMETTERE SU UN DENTE DA LATTE...!!! Qui c'è una immensa confusione anche fra i dentisti stessi: il dente da latte non va reimpiantato perchè la priorità in questo caso è proteggere la gemma sottostante del dente permanente. Questo dente potrebbe essere danneggiato dalle manovre di reimpianto o dalle infezioni che ne possono conseguire, e quindi bisogna proteggerlo. Poco informato chi ci pensa e, peggio ancora, chi ci prova.

In caso di frattura della corona di un dente permanente è opportuno ricercare il frammento dentale e, in attesa di rivolgersi – prima possibile – all’odontoiatra, conservarlo in un mezzo idoneo come il latte o la soluzione fisiologica. Spesso il frammento dentale potrà essere utilizzato per la ricostruzione conservativa del dente.

In caso di avulsione di un dente permanente,(cioè completa fuoriuscita del dente dal suo alveolo) una volta recuperato se possibile si cerchi di reimpiantarlo immediatamente: c'è una manovra che può essere fatta da chi si trova nella scena del trauma (genitori, maestre, allenatori sportivi etc), maneggiandolo per la corona e non per la radice (dove sono le delicate fibre che permetteranno che il dente si.. riattacchi dentro la sua sede naturale); se contaminato, prima di reinserirlo nell’alveolo va sciacquato con acqua fredda. Recarsi quanto prima dal dentista mordendo un fazzoletto per mantenere in posizione il dente, il quale farà una specie di ingessatura (lo lega con i denti vicini per bloccarlo e farlo rinsaldare) e tutto quello che serve.

Se non si riesce a reinserire il dente, va conservato in un mezzo idoneo (latte, soluzione fisiologica) oppure all’interno della bocca tra la gengiva e la guancia per far si che le fibre non muoiano nel rapido trasferimento dal dentista il quale farà lui il tentativo di reimpianto.

IL TIPO DI TRAUMA

Il tipo di trauma che si verifica, dipende molto dalle modalità dell'incidente, le forze d'urto, etc. Si può dire molto genericamente che nei bimbi piccoli, con denti da latte, prevalgono tutti i danni a carico dell'osso e del parodonto (lussazioni etc), mentre nel bambino più grandicello prevale il danno al dente stesso (fratture della corona etc). Questo perchè quando si applica la forza, nel piccino cede l'osso che è più “morbido” e il dente rimane pressochè intatto mentre a partire da un paio di anni dopo l'eruzione del permanente, così come nell'adulto stesso, a cedere è il dente, che si spezza, perchè l'osso è più compatto.

LE CONSEGUENZE DEL TRAUMA

A completamento di quanto detto prima, un dente da latte che ha subito un trauma può avere molto spesso un disturbo della rizolisi (riassorbimento della radice) o rimanere anchilosato (saldato all’osso). Ciò crea un ostacolo insormontabile nel tragitto di eruzione del dente permanente corrispondente che quindi sceglie tutta un’altra strada, nasce storto, in ritardo, o per niente. Per capire questo, bisogna tener presente come di norma vengono cambiati i denti da latte. Se tutto avviene regolarmente, il dente nuovo cresce, scende e si avvicina alla posizione definitiva e contemporaneamente il deciduo subisce fenomeni di rizolisi, cioè la radice si riassorbe man mano che il permanente scende. E' per questo che i denti da latte quando cadono spontaneamente, NON hanno radice, Ed è perchè non hanno PIU' la radice che cadono.. La gente spesso pensa che il dente da latte non abbia mai avuto una radice: questo è sbagliato, la aveva, ma man mano che il nuovo scendeva la radice veniva scomparendo.