Storia della carie dentale

La carie non è altro che un “buchino” provocato dagli acidi prodotti dagli zuccheri in combinazione con i batteri della placca. Il meccanismo con cui si forma è semplice. In bocca, minuto dopo minuto, avvengono continue lotte tra gli invasori, come i batteri della placca e gli zuccheri, e due nostri amici, smalto e saliva che, grazie alle loro proprietà difensive, contrastano il potere cariogeno dei batteri. Il benessere della bocca si mantiene fino a quando i due sistemi sono in equilibrio. Se l'equilibrio cambia, cioè se gli agenti patogeni aumentano o i sistemi difensivi diminuiscono, comincia il processo carioso.

Distinguiamo quattro stadi nell’evoluzione della carie:

  • Nel primo stadio la carie attacca la superficie dello smalto demineralizzandolo (carie dello smalto). Si localizza in solchi e fessure ed è asintomatica.
  • Nel secondo stadio (carie della dentina) il processo carioso progredisce e invade la dentina sottostante. Si cominciano ad avvertire i primi sintomi quali il caldo e il freddo.
  • Nel terzo stadio (carie della polpa), divorata tutta la dentina, la carie determina la scopertura della camera, la polpa si infetta e si scatena una pulpite, con violenti dolori, specialmente la notte.
  • Nel quarto stadio la polpa si decompone provocando un'infezione, con produzione di pus, che provoca processi infiammatori di tipo acuto (gli ascessi) e di cronico (i granulomi).

LE CAUSE DELLA CARIE?

La carie è una patologia multifattoriale (cioè dipende da tanti fattori… magari fossero i proprietari di una fattoria! Andremmo insieme a visitarla!) le cui cause principali sono:

  • Predisposizione alla malattia: esistono persone che, nonostante un’accurata igiene, hanno qualche dente cariato, mentre ce ne sono altri che, pur non prendendosi mai cura dei propri denti, li hanno tutti forti e sani. Ecco spiegato "perché lui si ed io no?", cioè perchè da grandi a molti di noi succede di avere denti brutti, gialli, non perfettamente allineati, e non belli, bianchi e dritti come quelli del nostro “migliore amico”? Una parte della colpa è di madre natura.
  • Batteri cariogeni, placca e scarsa igiene orale.
  • Cattiva alimentazione: un eccessivo consumo di zuccheri predispone alla

carie dentale. Gli alimenti appiccicosi sono quelli più cariogeni perché tendono a rimanere più a lungo a contatto con la placca batterica e non danno il tempo alla saliva di riparare il danno. La saliva, infatti, grazie alle sue sostanze antibatteriche, atte a tamponare l’acidità, svolge un ruolo difensivo nel prevenire la carie.

  • La riduzione della secrezione salivare, come avviene, ad esempio, duran-

te la notte, o un abbassamento del pH, come si verifica in gravidanza, predispone i denti all'attacco cariogeno dei batteri. Può essere utile la masticazione di una chewingum, che stimola le ghiandole salivari a produrre saliva: mi raccomando, però, di usare gomme da masticare prive di zucchero, contenenti fluoro e xilitolo.

LA CARIE SI PUO’ PREVENIRE!

è giunto il momento di parlare di prevenzione, un termine che oggi va molto di moda.

CURARE LA BOCCA QUANDO È ANCORA SANA.

Penso che ciascuno di voi conosca il celeberrimo slogan “prevenire è meglio che curare”, ma non illudiamoci, le malattie sono dietro l’angolo; ne esiste però una, che io considero quasi stupida, ed è un peccato non prevenire: proprio la carie dentaria.

Prevenire la carie vuol dire conoscerne il pericolo e avvistarla in tempo, per evitarla prima della sua comparsa.